Taglio dell'uva sui terreni confiscati a Mesagne (Br) |
I dati diramati da Libera sui beni confiscati alle criminalità organizzate nel Lazio confermano, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, che la nostra regione non è immune da fenomeni di radicamento mafioso, anzi. In particolare gli immobili confiscati sono 482. Di questi 74 sono in gestione, 236 destinati e consegnati, 25 usciti di gestione, 105 sono aziende. In particolare solo il 48% degli immobili confiscati è effettivamente utilizzato, nonostante la legge 109/1996 preveda l’affidamento entro un anno alle associazioni con finalità di tipo sociale, a partire dall’assegnazione del bene al comune sul quale insiste, se si vuole evitare il commissariamento della struttura. La Provincia di Latina, poi, a parte Roma, provincia con il più alto numero di beni confiscati, si pone ai vertici di questa classifica con 67 beni. In particolare sono Formia (12 beni) e Gaeta (21) che si contendono la leadership, tuttavia bisogno ricordare anche Aprilia, Spigno Saturnia e Cisterna. In realtà quest’ultima ha da rivendicare una bella esperienza: quella della cooperativa il Gabbiano, impegnata nell’inserimento socio – lavorativo di tossicodipendenti, detenuti e persone in disagio. A raccontarla è stato recentemente Antonio Maria Mira, caporedattore Avvenire Roma, a Formia: “Nel 2004 la cooperativa ottiene un fondo agricolo di 10 ettari dei quali 6 a vigneto, con fabbricato annesso, confiscati a Francesco Schiavone Sandokan, indiscusso boss dei casalesi. Dopo due anni di lavoro nel settembre del 2006, poco prima della vendemmia, la violenza fa la sua drammatica apparizione: in una notte ben 3 ettari di vigneto vengono abbattuti. Vi sembra un caso? Si tratta di un fatto accaduto a Cisterna e non in una città del profondo sud. Ma io ho voluto raccontarvela lo stesso perché questa storia ha il suo bel finale, perché la vendemmia si fece lo stesso e da allora è nato il vino “Campo Libero”, commercializzato nel circuito “Libera terra”” conclude Mira con un bel sorriso stampato sul volto.
Nessun commento:
Posta un commento