Nonno e nipote sulla spiaggia |
Come un nipote che non ha conosciuto suo nonno, ma che ne respira ricordi ed emozioni attraverso chi lo ha conosciuto, così noi giovani dobbiamo seguire la via maestra tracciata da Antonino Caponnetto. Un esempio di saggezza, cultura e compostezza dalla quale non possiamo deragliare. E’ nostro dovere coglierne l’eredità, attraverso i ricordi, gli aneddoti e le esperienze di chi gli è stato vicino. Dalla Nonna Betta, sua compagna fedele, al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, giudice a latere del maxiprocesso quando Antonino Caponnetto era giudice consigliere del pool antimafia, passando per il presidente della Fondazione, Salvatore Calleri, suo braccio destro. Una precisa responsabilità che dobbiamo coltivare in ogni ambito nel quale viviamo, quasi che l’esistenza del Nonno fosse la personificazione dello splendido monito lanciato cinquant’anni or sono da Martin Luther King quando invitava ad essere il meglio di quello che si è. Per questo non siamo voluti mancare all’appuntamento annuale della Fondazione Antonino Caponnetto. Per questo abbiamo voluto che protagonisti fossero gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Latina. Condivisione ed entusiasmo sono state le chiavi del 14° Vertice Nazionale Antimafia della Fondazione. Riteniamo che la lotta alle criminalità organizzate debba declinare verso una nuova coscienza della partecipazione e della consapevolezza, ad ogni latitudine. E’ necessario che ciascuno di noi viva la quotidianità come un impegno a fare il bene. Per questo a quegli stessi studenti con i quali ho condiviso un viaggio di a/r con destinazione Campi Bisenzio dico che è necessario che comprendano l’importanza dell’impegno civile e politico. Di questo ne era consapevole anche il giudice Caponnetto. Per questo, in un periodo nel quale la politica nazionale, invischiata nelle lotte di palazzo, non offre esempi di leadership del coraggio, salvo pochi casi eroici, vogliamo guardare al presidente Barack Obama. La luce che sfavilla dal “Yes, we Can!” non è stata certo offuscata né dal voto di medio termine, né dalla crisi globalizzata e né tantomeno dalla Sarah Palin. Tornando, invece, ai lidi nostrani “Wow” continua a rilanciare, nelle pagine che seguono, la proposta di istituzione di una sezione distaccata della Dia nel Lazio Meridionale. E’ un impegno che abbiamo assunto con i nostri lettori, e vogliamo rispettarlo.
Raffaele Vallefuoco
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