martedì 28 dicembre 2010

Edy Sommariva (Fipe): “Le mafie alterano l’economia”

L'intervento di Edy Sommariva, direttore generale Fipe, al XIV Vertice Antimafia della fondazione Caponnetto

Edy Sommariva
di Gennaro Ciaramella

È presente al XIV° Vertice Nazionale, anche la Federazione Italiana Pubblici Esercizi nella persona di Edy Sommariva, direttore generale del sodalizio. “La mafia alberga nel pubblico esercizio da qualche tempo. Roma, Milano, non solo al sud!” spiega Sommariva. “Non sarebbe intellettualmente corretto pensare che le organizzazioni criminali si privino di un business economico tanto capiente. Sono mutati i tempi, sono cambiati i metodi organizzativi per espandersi. Queste associazioni malavitose ricordano – continua rivolgendosi ai partecipanti – le brigate rosse, poiché nascono, spariscono e si rimettono insieme. È evidente che qualsiasi azienda onesta sia sfavorita nel competere con queste imprese mescolate alle mafie. La motivazione è legata al fatto che queste ultime hanno la possibilità di condizionare la concorrenza e stabilire un costo notevolmente più basso per tutti i servizi nei quali sono coinvolte. Facendo una media – spiega Sommariva – ogni impresa in Italia impiega circa cinquemila euro l’anno, per un importo pari a nove miliardi di euro calcolato su base nazionale”. Il dispendio di risorse finanziarie, analizza il direttore generale della Fipe, “vincola qualsiasi mercato e come se non bastasse, è rilevante anche il problema “contraffazione” giacché i prodotti made in Italy sono copiati e spacciati come tali. Il nostro mercato è corrotto, le nostre imprese sono malate. Non potrà esserci un futuro fino a quando le organizzazioni criminali saranno parte dell’economia del paese”. Parola di Edy Sommariva.

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