sabato 1 gennaio 2011

2011 Rivoluzionario


L'eurodeputato Luigi de Magistris

Il 2010 si è chiuso con le forze dominanti che attraverso il controllo del capitale hanno mortificato il lavoro: è il caso dell’imposizione dei desiderata della Fiat ai lavoratori, con l’avallo di Governo e Confindustria, di sindacati deboli o compiacenti (ad eccezione della Fiomhttp://www.demagistris.it/) e con il capo chino anche di pezzi del centro-sinistra. Poco prima il prodotto umano e istituzionale di un potere autoritario e svilito, espressione della peggiore sub-cultura berlusconiana, ossia il ministro Gelmini ha imposto – contro la volontà di studenti e  docenti – la controriforma dell’università. Il Presidente della Repubblica, come sempre, ha subito firmato. I tagli alla spesa pubblica democratica – non a quella che rimpingua le cricche e le mafie che è mantenuta e consolidata – e alle politiche sociali sta rafforzando le disuguaglianze, mortificando cultura, ricerca, innovazione, sviluppo. Il ceto medio, la spina dorsale del Paese, fatica ad arrivare alla fine del mese: i nuovi poveri, con la mortificazione di centinaia di migliaia di famiglie. I giovani non hanno più certezza del loro futuro lavorativo, ambizioni umiliate, sogni spezzati, progetti svaniti, governi che non sono in grado di garantire aspirazioni, valorizzare professionalità, considerare competenze. Il precariato è, ormai, il modello preferito dal regime per regolamentare la forza lavoro. I servitori dello stato sono sempre più umiliati dal mobbing delle cricche e dalla deviazioni che operano all’interno delle istituzioni. Gli imprenditori capaci e onesti che contribuiscono alla ricchezza conomica sono umiliati da oligopoli dominanti, dai prenditori di soldi pubblici e da coloro che vanno a braccetto con la politica e la criminalità organizzata. Le mafie imprenditrici controllano il 25% del PIL. A fronte di un disegno autoritario che verticalizza il potere, mortifica gli organi di garanzia, massacra lo stato sociale, privatizza tutto, restringe gli spazi di dissenso, mortifica il pensiero libero, le forze politiche di opposizione non sono ancora all’altezza della sfida. E allora dobbiamo lavorare per un 2011 di rottura del sistema e di costruzione di un’altra Italia. Dobbiamo unire la parte migliore esistente tra le forze del centro-sinistra e metterla in connessione con il popolo in movimento, con la gente stanca ma fiera, con quelli dalla schiena dritta, dagli occhi puliti, con il cuore caldo, con le menti libere e aperte, con chi vuole un costruttivo conflitto sociale, con chi lotta per i diritti, con chi pensa prima ai lavoratori e, poi, al profitto, con chi tutela i più deboli prima di pensare al denaro. C’è una grande sete di giustizia, di solidarietà, di uguaglianza. Raccogliamola e organizziamo il dissenso, costruiamo l’alternativa con contenuti chiari e forti che possano camminare con le gambe di persone credibili che hanno dimostrato da che parte stare. E allora per un 2011 rivoluzionario, per la rivoluzione dei cuori, per spezzare le catene dei poteri dominanti e agire per la costruzione della democrazia. Buon anno amiche e amici, buon anno compagne e compagni, buon anno a chi vuole camminare con noi, con fierezza e lealtà, con forza e dolcezza, con l’amore per il prossimo.
Buon Anno!
Luigi de Magistris
http://www.demagistris.it/

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