Vandali al Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino. A darne notizia è don Luigi Ciotti, leader di Libera, il quale esprime tutta la sua indignazione per questo grave atto. Spiega: “Un atto vile e grave, nessuno puo' pensare di vandalizzare e fermare l'impegno ed il protagonismo delle realta' associative locali impegnate in percorsi di democrazia e giustizia sociale. Un atto grave, vile che colpisce un bene confiscato e restituito alla collettività e dove Libera si era resa disponibile su richiesta del ccommissario Prefettizio di Latina al fine di accompagnare il percorso di recupero , valorizzazione del bene con il protagonismo delle realta' associative locali. Nessuno puo' pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno delle tante realtà del posto che insieme con fatica,passione e responsabilità stanno realizzando percorsi di democrazia e giustizia sociale. In una nota Don Luigi Ciotti, presidente di Libera commenta l'atto vandalico che nella notte ha distrutto la parte interna aperta al pubblico del Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino, in provincia di Latina, bene confiscato per abusivismo edilizio e affidato all'associazione. Sono andati distrutti computer, impianti elettrici,amplificazioni, suppellettili. Le vetrate sono state distrutte a picconate con danni complessivi per migliaia di euro. Nella giornata odierna Libera aveva organizzato nel Villaggio della Legalità un' iniziativa con la partecipazione dei presidi di Libera e degli scout sulla figura di Don Cesare Boschin,prete ucciso a Borgo Montello che dista a pochi chilometri, per aver denunciato traffici di rifiuti tossici nella discarica per l'appunto di Borgo Montello. La giornata prevedeva anche la proiezione del documentario “La Quinta Mafia”. “E' urgente-prosegue Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie- intervenire, e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per individuare in tempi brevi i responsabili per dare un segnale forte della presenza dello Stato in una provincia dove radicamento e contaminazione mafiosa sono un fenomeno assodato e preoccupante”.Il villaggio della legalità dove trovano spazio e accoglienza associazioni e gruppi di volontariato e che quest'estate ha ospitato centinaia di volontari provenienti da tutt'Italia per i campi estivi formazione, si estende su un'area di quattro ettari con strutture per centinaia di migliaia di euro, destinate a feste e ad ospitare decine e decine di roulotte. Tutto rigorosamente abusivo e con un giro di soldi "regolarmente" in nero. Il 'villaggio' è stato confiscato per abusivismo edilizio e nell' aprile del 2011 il commissario prefettizio di Latina Guido Nardone che ha richiesto ufficialmente a Libera di assumersi l'incarico di accompagnare le tante associazioni locali nella realizzazione di un percorso di protagonismo e di cittadinanza attiva.
domenica 23 ottobre 2011
lunedì 17 ottobre 2011
Le mani delle mafie sulla Capitale, l'intervento di Antonio Turri
"Il sequestro di oggi dell'edificio ospitante il Teatro Ghione a Roma, cosi come quello di un albergo in provincia di Frosinone e di numerose società aventi sede nella Capitale, rappresentano la faccia economica della Quinta Mafia. E' l'ennesima dimostrazione di come le mafie abbiano da anni deciso di investire i loro ingenti capitali a Roma e nel Lazio. Oramai si consolida la diversità nel modus operandi delle mafie nella loro azione di riciclaggio sicuramente rappresentata dal coinvolgimento di imprenditori laziali che sono stati contaminati da organizzazioni criminali che sembrano sempre più spesso collaborare con pezzi dell'economia, della politica e della criminalità autoctona laziale per le loro attività delinquenziali. Per questo motivo da tempo come Libera, visto lo spessore criminale rappresentato dai personaggi rimasti coinvolti, riteniamo che si stia formando una mafia locale, da contaminazione,che abbiamo definito quinta mafia, composta da elementi delle mafie d'importazioni, elementi collaboranti della criminalità autoctona e pezzi dell'economia e della politica della regione Lazio". In una nota Antonio Turri, responsabile Libera Lazio commenta l'ultimo sequestro operato dalla Dia che ha coinvolto numerosi beni nella Capitale. Del resto alcuni numeri sono evidenti: in un solo anno, dal luglio 2010 al luglio 2011, sono stati sequestrati e confiscati beni di mafiosi per oltre 330 milioni di euro, mentre secondo l'ultimo report dell' Ufficio d'Informazione Finanziaria della Banca d'Italia nei primi sei mesi del 2011 sono state raccolte solo a Roma notizie su 2473 operazioni sospette di riciclaggio. Il 26 ottobre presso la Facoltà di Giurisprudenza, Università La Sapienza Libera promuove una giornata di analisi, studio e proposta sulle infiltrazione e radicamento delle mafie nel Lazio con la partecipazione di magistrati, rappresentanti delle Forze dell'Ordine, delle Istituzioni.
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