giovedì 24 novembre 2011

I progetti di Libera Frosinone

Libera è un contenitore di idee, persone, progetti e attività finalizzato a sistematizzare e dare continuità a esperienze formative di educazione alla legalità, democratica, responsabilità e cittadinanza. Libera è anche un ente di formazione accreditato presso il Ministero della Pubblica Istruzione per la realizzazione di corsi e programmi di formazione sui temi dell'educazione alla legalità democratica ed allacittadinanza attiva. La nostra associazione ha sviluppato dei percorsi didattici per gli istituti scolastici di ogni grado – spiega Giovanni Pizzuti, referente di Libera Frosinone - i percorsi hanno per oggetto tematiche come le mafie, le ecomafie, le agromafie, l'immigrazione e la corruzione -.  Inoltre anche quest'anno in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca è stato promosso il concorso “Regaliamoci 2011/2012”. Le tracce di quest'anno sono: “L'etica Libera la bellezza” per le scuole primarie, “Segnal-etica di cittadinanza” per le scuolesecondarie di primo grado e “Corretti e non corrotti” per lescuole secondarie di secondo grado.  E' possibile aderire al concorsoentro il 19 dicembre, la consegna dei lavori è prevista per marzo 2012. - La lotta alleillegalità non può essere svolta in via esclusiva dalle forze dell'ordine e dalla magistratura, per questa ragione riteniamo fondamentale che un ragionamento sulla dimensione culturale delfenomeno mafioso, non possa prescindere dai temi dell'esigibilità dei diritti e della corresponsabilità verso i doveri di cui ognuno di noi, in quanto parte della comunità di riferimento, è portatore. Invitiamo le scuole interessate a contattarci, i nostri volontari sono disponibili a lavorare con i studenti e a fornire maggiori informazioni sul concorso “Regaliamoci 2011-2012”. E' possibile trovare maggiori informazioni suwww.liberafrosinone.it/formazione-.

Operazione 'Golfo', l'intervento dei Giovani Democratici di Formia

Il circolo Impastato / Milk dei Giovani Democratici di Formia interviene sull’operazione ‘Golfo’ appena condotta dagli agenti della Questura di Latina e dai militari della Gdf di Roma, su mandato della Dda partenopea, chiedendo un nuovo approccio per la tutela del territorio. “Formia e dintorni chiedono un nuovo passo nel contrasto alle criminalità organizzate che operano nel comprensorio. Non è una novità la presenza della camorra, ma questa volta scade l’alibi di certa politica che ha tentato sistematicamente di sminuirne il problema. Pretendiamo risposte in ordine alla strategia che si intende porre in essere al fine di affiancare, sotto il profilo politico, economico e culturale, l’energica attività delle forze dell’ordine e della magistratura, a cui va il nostro ringraziamento. Ma non deve trattarsi di una risposta individuale. No, ciascuna comunità che si riconosce nel Golfo di Gaeta è chiamata a concorrere nella definizione di questo scatto d’orgoglio, individuando ciascuno, per il proprio ruolo, gli strumenti tesi ad arginare lo sconfinamento delle mafie sul nostro territorio. Lo pretendiamo, è arrivato il momento”.  

Operazione 'Golfo', l'intervento della fondazione Antonino Caponnetto

L’operazione “Golfo” condotta all’alba di questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Latina e i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma della Gdf, su mandato della Dda partenopea, nel comune di Formia stimola l’analisi della Fondazione Antonino Caponnetto. Il sodalizio, per mezzo del suo presidente e del referente Lazio, rispettivamente Salvatore Calleri e Raffaele Vallefuoco, torna sull’esposizione mafiosa del sud pontino. “Il blitz odierno conferma la capacità delle mafie, e della camorra, in particolare, di insinuarsi negli interstizi del territorio pontino. Tutti gli allarmi lanciati in questi anni sul rischio di ‘contestualizzazione’ delle criminalità organizzate, che adesso appare come una realtà inequivocabile, pesano, quest’oggi su quanti per anni hanno derubricato la presenza mafiosa a mera criminalità comune, o addirittura, negandone la presenza. L’operazione ‘Golfo’ evidenzia un’esposizione che comprende tutto il comprensorio e che necessità di una strategia d’approccio che corra lungo le direzioni geografiche ed economico – politiche. Questo significa che urge una risposta comune da parte di tutti i comuni inseriti nella geografia del Golfo di Gaeta e coinvolga in una complessa strategia di argine tutte le forze sociali del territorio. Solo così, potremmo dare il nostro contributo allo straordinario lavoro posto in essere con dedizione e coraggio dagli uomini e donne delle forze armate e contestualmente dalla magistratura partenopea. A loro un forte ringraziamento per l’opera di tutela e salvaguardia del comprensorio”.


sabato 12 novembre 2011

Sostegno agli amici di Libera dal responsabile Lazio della Fondazione Caponnetto

“Profonda amarezza”. E’ questo il sentimento del responsabile Lazio della Fondazione Caponnetto, Raffaele Vallefuoco, all’indomani dell’ennesimo vile gesto perpetrato ai danni del Villaggio della Legalità “Serafino Famà” di Borgo Sabotino. “Non ci resta che condannare questo accanimento contro gli amici di Libera che segna la linea di non ritorno per questa nostra provincia. E’ necessaria, infatti, una riposta collettiva nel condannare questo atteggiamento intimidatorio, nella consapevolezza che ogni attacco perpetrato non è isolato, ma colpisce ciascuno di noi. Per questo siamo al fianco dei ragazzi di Libera, stigmatizzando questo vile tentativo intimidatorio, ed offrendogli il nostro incondizionato sostegno”.

venerdì 11 novembre 2011

Ennesimo sabotaggio al Villaggio della Legalità, la presa di posizione di Libera

Il coordinamento Libera Latina denuncia l'ennesimo atto di sabatoggio ai danni del Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino. E lo fa, esprimento tutta la sua rabbia, affidandola a queste parole: “
Vandali in azione al Villaggio della Legalità
(il Villaggio all'indomani della prima aggressione)
Ennesimo sabotaggio ai danni del Villaggio della Legalità "Serafino Famà" di Borgo Sabotino. Solo tre giorni fa, il villaggio aveva ospitato la seduta straordinaria della Commissione regionale sicurezza e legalità presieduta dall’onorevole Filiberto Zaratti ed a cui ha partecipato anche il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi. Nelle giornata di oggi invece era in programma la proiezione del documentario La Quinta Mafia prodotto da Libera, un’iniziativa organizzata insieme a Rinascita Civile e ad altre associazioni e ben pubblicizzata. Per impedire il normale svolgimento delle attività, nelle ore notturne sono state rubate le due pompe idrauliche necessarie per l’asservimento dell’acqua su tutta la struttura. Poche ore primaerano stati sottratti i rubinetti delle fontane che si trovano nel campo. Vistala posizione delle pompe idrauliche non era facile trovarle soprattutto albuio. Le stesse erano state sostituite dai tecnici del Comune di Latina nelmese di agosto dopo i danneggiamenti subiti da ignoti. Le pompe idrauliche sonostate smontate ad arte e portate via. Attualmente l’impianto idraulico non èfunzionante. Appare singolare il fatto che certi episodi precedano puntualmentela proiezione del documentario La Quinta Mafia che racconta le mafie nel Lazioe soprattutto denuncia le ecomafie di Borgo Montello e l’omicidio di Don CesareBoschin senza dimenticare che Borgo Montello dista linea pochi chilometri dalbene confiscato. L’ennesimo attacco al Villaggio della Legalità, una chiara sfida alle istituzioni e ai cittadini responsabili di questa terra". Quindi fa eco, il coordinatore regionale del sodalizio, Antonio Turri: "Non ci sono parole, ogni qualvolta c’è un’iniziativa arriva un segnale. L’ ennesimo atto di sabotaggio è un una chiara sfida alle istituzioni e ai
cittadini responsabili di questo territorio”, conclude l'esponente.